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Conservazione e scongelamento di latte materno

Tempo di lettura: 3 min.

Il latte fresco contiene cellule materne vive e quantità elevatissime di sostanze nutritive, fattori di crescita e molti altri componenti protettivi. Con il tempo e l'esposizione a variazioni di temperatura questi componenti perdono di potenza, mentre aumenta il rischio di contaminazione batterica e sviluppo di agenti patogeni. Il latte umano fresco non è sterile ma contiene una grande varietà di organismi, compresi batteri non patogeni, batteri patogeni, virus, micobatteri e funghi. Anche se le quantità di batteri nel latte umano possono essere molto diverse, in generale gli organismi identificati provengono per la maggior parte dalla flora cutanea normale e non patogena del capezzolo o del seno della mamma, oppure sono organismi che proteggono il sistema gastrointestinale del neonato dopo la migrazione al seno attraverso la via enteromammaria.

Sebbene l'effetto della conservazione sul contenuto microbiologico, la composizione lipidica, i componenti cellulari e le proprietà antibatteriche e antiossidanti sia stato oggetto di ampie ricerche, sono ancora molti i fattori sconosciuti. Oltre ai cambiamenti che si verificano con il passare del tempo, numerosi problemi derivano dalla conservazione del latte a diverse temperature: temperatura ambiente, temperatura di refrigerazione e temperatura di congelamento. Sono dunque necessarie raccomandazioni differenti in funzione delle temperature e delle situazioni di conservazione.


Preparazione per la conservazione

Il latte materno preserva la maggior parte delle proprietà immunitarie se conservato in contenitori di vetro o di plastica rigida non contenenti polietilene. Inoltre le bottiglie per neonati in bisfenolo A (BPA) non vengono più utilizzate a causa degli effetti nocivi di tale sostanza. Pertanto, volendo evitare l'inconveniente della possibile rottura del vetro, i contenitori ideali per la conservazione del latte sono in plastica dura per alimenti, privi di bisfenolo A, e dotati di coperchi a chiusura ermetica. Possono essere accettabili anche contenitori puliti, asettici o sterili.

Linee guida per la conservazione del latte materno appena estratto (per bambini sani nati a termine)


Luogo di conservazione

Temperatura ambiente
da 16 °C a 25 °C
(da 60 °F a 77 °F)

Frigorifero
4 °C (39 °F)
o inferiore

Congelatore
-18 °C (0 °F )
o inferiore

Latte materno scongelato nel frigorifero

Tempo di conservazione sicuro

Meglio se per un massimo di 4 ore



Per un massimo di 6 ore se il latte è stato estratto in condizioni igieniche ottimali*

Meglio se per un massimo di 3 giorni


Per un massimo di 5 giorni se il latte è stato estratto in condizioni igieniche ottimali*

Meglio se per un massimo di 6 mesi


Per un massimo di 9 mesi se il latte è stato estratto in condizioni igieniche ottimali*

A temperatura ambiente: Per un massimo di 2 ore


Frigorifero: Per un massimo di 24 ore

Non ricongelare!


*Linee guida per l'estrazione del latte materno in condizioni igieniche ottimali:

Prima dell'estrazione, la madre deve lavarsi le mani con acqua e sapone oppure utilizzare un disinfettante a base di alcol. I componenti e le bottiglie del tiralatte, così come l'area di estrazione, devono essere puliti. Non è necessario lavare seni e capezzoli prima dell'estrazione.

Si consiglia l'uso di un frigorifero medicale a temperatura costante e con monitoraggio continuo della temperatura.

Nota: Le presenti linee guida per la conservazione e lo scongelamento del latte materno sono semplicemente consigli. Possono differire dalle linee guida e dagli standard interni all'ospedale.


Linee guida per la conservazione

È possibile conservare il latte in sicurezza a temperatura ambiente soltanto per brevi periodi. Sebbene gli studi contengano raccomandazioni diverse riguardo agli esatti tempi di conservazione, in generale temperature superiori vengono associate a cariche batteriche più elevate nel latte estratto. Un importante studio ha dimostrato che la proliferazione batterica, in quel caso perlopiù limitata ai germi non patogeni, a 15 °C è minima e si mantiene ridotta a 25 °C per le prime quattro-otto ore, ma a una temperatura di 38 °C aumenta rapidamente dopo quattro ore. Secondo le conclusioni degli autori, il latte a 15 °C era sicuro per 24 ore e a 25 °C per quattro ore. Pertanto, il latte estratto può essere conservato in condizioni di sicurezza per circa quattro ore a temperature fino a 26 °C. A una temperatura ambiente inferiore anche la conservazione per periodi fino a sei ore può essere accettabile in ambienti puliti.

La refrigerazione a circa 4 °C preserva l'integrità del latte umano più a lungo di quando è lasciato a temperatura ambiente. È stato dimostrato che la refrigerazione inibisce la crescita dei batteri gram-positivi per un periodo fino a tre giorni.

Il congelamento del latte materno a - 20 °C è stato indicato come ottimale per un periodo fino a tre mesi. Entro questo periodo, infatti, vengono preservate le vitamine A, E e B, le proteine totali, i grassi, gli enzimi, il lattosio, lo zinco, le immunoglobuline, il lisozima e la lattoferrina, sebbene dopo un mese possa verificarsi la perdita di vitamina C. La proliferazione batterica non costituisce un problema significativo per un periodo massimo di sei settimane. La capacità antibatterica è tuttavia generalmente inferiore a quella del latte fresco a causa della perdita di cellule vive, come i fagociti. Il surgelamento fino a 9 mesi a una temperatura di < -20 °C è considerato accettabile, anche se a -80 °C si registrano alterazioni del gusto e dell'odore, poiché la lipasi continua a degradare il grasso in acidi grassi.

Il latte può quindi essere scongelato in frigorifero, utilizzando un contenitore pieno di acqua calda oppure ponendolo sotto acqua calda corrente. Evitare di scongelare il latte materno con acqua molto calda, forni a microonde e fornelli, perché le temperature elevate possono ridurre le proprietà antibatteriche e le altre proprietà bioattive del latte. Lo scongelamento è da ritenersi completo quando il latte congelato diventa liquido, ma è ancora freddo e presenta cristalli di ghiaccio. Questi ultimi sono un'indicazione visibile che il latte non si è eccessivamente scongelato. Il latte scongelato va poi messo in frigorifero fino al momento dell'uso e non va lasciato a temperatura ambiente per più di qualche ora, per evitare la proliferazione batterica. È stato dimostrato che il latte ricongelato dopo essere stato scongelato in frigorifero manteneva una carica batterica sicura; è stato invece suggerito di non ricongelare il latte completamente scongelato a temperatura ambiente.

Abstract degli studi

ABM clinical protocol #8: human milk storage information for home use for full-term infants

A central goal of The Academy of Breastfeeding Medicine is the development of clinical protocols for managing common medical problems that may impact breastfeeding success. ...

Academy of Breastfeeding Medicine Protocol Committee (2010)

Breastfeed Med. 5(3):127-30


Human milk: a source of more life than we imagine

The presence of bacteria in human milk has been acknowledged since the seventies. For a long time, microbiological analysis of human milk was only performed ...

Jeurink PV, van Bergenhenegouwen J, Jiménez E, Knippels LM, Fernández L, Garssen J, Knol J, Rodríguez JM, Martín R (2010)

Benef Microbes. 4(1):17-30

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